La figura sottostante permette di visualizzare l'effetto della parallasse in campo astronomico. Per parallasse s'intende la variazione della posizione apparente di un oggetto prodotta dalla variazione di posizione dell'osservatore: un oggetto sembra in un altro posto ma in realtà si è spostato chi lo osserva. La principale obiezione astronomica al sistema eliocentrico era proprio l'assenza di parallasse stellare: se la Terra si muovesse attorno al Sole dovremmo vedere le stelle in posizioni differenti nel corso dell'anno, perché il nostro punto d'osservazione si sposterebbe; invece durante l'anno le distanze angolari tra le stelle rimangono le stesse, quindi la Terra non può essere in movimento. Nella figura i punti D ed E rappresentano due stelle mentre Terra1 e Terra2 rappresentano due differenti posizioni della Terra nel corso dell'anno (all'inizio a distanza di 6 mesi). Muovi uno dei punti che rappresentano la Terra e osserva come variano gli angoli alfa e beta tra le due stelle. I due angoli sono differenti a seconda di dove si trova la Terra (effetto della parallasse) però se muovi verso l'alto lo slider "raggio" in basso a sinistra, aumentando la distanza tra il Sole e le stelle D ed E, vedrai che i due angoli alfa e beta tendono a diventare uguali perché i loro lati tendono a diventare paralleli. Con lo zoom (tasto destro su una zona libera della figura, scegli un valore inferiore a 100%, puoi ripetere l'operazione) puoi seguire meglio la "dilatazione dell'Universo" (può essere necessario spostare il punto Sole col mouse) . Selezionando l'opzione "E: posizione corrispondente" si visualizza il punto E2 nella posizione che dovrebbe avere per Terra2 se l'angolo tra D ed E fosse lo stesso di Terra1. Copernico, per giustificare l'assenza di parallasse stellare, dovette proprio ipotizzare che le dimensioni dell'Universo fossero enormi: non solo la Terra non occupava il centro dell'Universo ma quest'ultimo aveva dimensioni tali da mettere in dubbio una creazione centrata sulla Terra.