Nel sistema tolemaico, epicicli e deferenti non sono sufficienti per ottenere previsioni accettabili. Oltre ai moti retrogradi, spiegati con l'ausilio di epicicli e deferenti, i pianeti mostravano altre anomalie rispetto ai moti circolari uniformi: non sembravano percorrere le orbite sempre con la stessa velocità. Ad es. il moto del Sole rispetto alle stelle fisse appare più lento in estate rispetto all'inverno. [br]Il congegno matematico escogitato per ottenere questi moti anomali a partire da moti sempre circolari ed uniformi è il punto equante. Sia C (v. figura) il centro del deferente del pianeta P (in rosso, posto sull'epiciclo tratteggiato di centro P1). La Terra si trova in posizione eccentrica rispetto al centro C; simmetricamente alla Terra si fissa un punto Eq, il punto equante, rispetto al quale il moto del centro dell'epiciclo P1 è circolare uniforme. Quindi per Eq il punto P1 percorre archi uguali in tempi uguali; ma per la Terra, posta in un'altra posizione, il moto del pianeta non appare più uniforme, varia la sua velocità nel corso dell'anno