le onde sonore

[br][br]Le onde sonore [br][br]Ogni onda sonora ha come sorgente un corpo che vibra. Ad esempio le sorgenti della voce sono le corde vocali,che si trovano nella laringe e sono piccole membrane messe in vibrazioni dall’aria che esce di polmoni. [br][br]Il suono è un’onda longitudinale. [br][br]Il suono è un’onda longitudinale, che consiste nell’alternarsi di compressioni e rarefazioni del mezzo attraverso cui si propaga. Prendiamo per esempio una lamina di acciaio e vedremo che se si sposta verso destra, l’aria si comprime a destra e si rarefà a sinistra. Al contrario se si sposta verso a sinistra, l’aria si comprime a sinistra e si rarefà a destra.In un’onda sonora periodica la grandezza oscillante è la pressione dell’aria o la sua densità. Quando l’onda giunge alle nostre orecchie, la membrana che costituisce il timpano entra in vibrazione. Questo movimento è poi trasmesso a una struttura a spirale piena di liquido,chiamata chiocciola. Le oscillazioni del liquido eccitano delle sottilissime terminazioni nervose,generando il segnale che mediante il nervo acustico giunge fino al cervello permettendoci di percepire suoni e rumori.[br][br][br]Il suono non si propaga nel vuoto. Il suono  si propaga attraverso la materia, e non si propaga nel vuoto. Il suono non si propaga soltanto nell’aria, ma in tutti i materiali aeriformi, così come nei liquidi e nei solidi. Ad esempio quando nuotiamo vicino ad un motoscafo, anche se siamo immersi nell’acqua sentiamo il rumore.[br] [br][br][br][br]La velocità del suono[br][br]La velocità di propagazione del suono cambia da un mezzo a un altro e dipende dalla temperatura e dalla pressione. In aria secca, alla pressione atmosferica[br]normale di 1,01x 10 alla quinta Pa e alla temperatura di 0°C, il suono si[br]propaga con una velocità di 332 m/s ; a temperatura ambiente si propaga con una velocità circa uguale a 340 m/s.[br][br]I limiti di udibilità[br][br]Non tutte le onde sonore sono percepite come suono dal nostro sistema orecchio-cervello. Per essere udibile, un’onda sonora deve avere una frequenza compresa tra 20 Hz e 20.000 Hz. A frequenze inferiori corrispondono gli infrasuoni e a quelle superiori gli ultrasuoni,a queste onde l’orecchio umano è sordo.[br][br][br][br]
[br][br]Le[br]caratteristiche del suonoUn suono è un’onda sonora periodica; un rumore è un’onda sonora non periodica, cioè che varia in modo irregolare. [br]Ogni suono ha 3 caratteristiche [br][br] L’altezza : distingue un suono più acuto da uno più grave ed è determinata dalla frequenza dell’onda. Un suono è tanto più alto quanto maggiore è la sua frequenza, che coincide con la frequenza di vibrazione della sorgente.[br] [br]L’intensità : distingue un suono forte da uno debole.[br] [br]Il timbro : differenzia le onde sonore in base alla particolare forma del loro profilo o, in modo equivalente, della legge periodica con cui, in un dato punto, esse oscillano nel tempo.[br][br] L’intensità di un’onda sonora[br][br]L’intensità sonora è data dell’equazione ;    I = £/ A[br]Il rapporto tra la quantità di energia e il tempo che essa impiega per attraversare la superficie considerata costruisce la potenza trasportata dall’onda sulla superficie.Per tanto avremo :   I =P/AL’unita di misura dell’intensità è il joule al secondo metro[br]quadrato, cioè il watt al metro quadrato :J/    =   W/  [br][br] Il livello di intensità sonoraLa nostra percezione del suono non è direttamente proporzionale[br]all ’intensità sonora, se infatti partendo da un certo valore base, l’intensità[br]aumenta 10,100,1000 volte, noi percepiamo un suono 2,3 o 4 volte più forte.Per questa ragione è utile introdurre una misura della sensazione[br]sonora, che si chiama intensità sonora e segue una scala logaritmica.Nel Sistema Internazionale il livello di intensità sonora si[br]misura in decibel. Il valore di 0dB corrisponde alla minima intensità che è[br]normalmente percepibile, cioè rappresenta il livello di intensità sonora della[br]soglia di udibilità.L’ecoIl fenomeno dell’eco è dovuto alla riflessione del suono. Un’onda sonora emessa da una persona, che torna indietro dopo[br]essersi riflessa su una parete, percorre due volte, all’andata e al ritorno, la[br]distanza tra la persona e la parete.  Per[br]compiere questo cammino l’onda impiega un tempo[br][br]                           =2d/v[br][br]dove v è la velocità del suono nell’aria. Per d=20 m, l’eco viene[br]udita dopo [br][br]                              =2( 20 m) / 340 m/s= 0,12s,[br]l’orecchio umano percepisce in modo distinto due suoni se essi[br]sono intervallati da almeno 1/10 di secondo. Poiché in tale intervallo di tempo[br]un’onda sonora percorre 34m, per sentire l’eco della propria voce la persona[br]deve trovarsi a più di 17 m dalla parete riflettente. Se la distanza è minore[br]l’orecchio non distingue i suoni e avverte solo un rimbombo. Mediante l’eco si[br]possono riprodurre immagini che sono invisibili ai nostri occhi.[br][br]

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