Archimede risolse il “problema classico” della [b]rettificazione della circonferenza [/b]introducendo la sua spirale, arrivando ad un risultato incredibile per i suoi tempi.[br]Il punto T si ottiene dopo il “primo giro” della spirale; si consideri la circonferenza di raggio OT (detta [i]primo cerchio di Archimede[/i]) e si traccino la perpendicolare ad OT e la tangente alla spirale in T: queste due rette si intersecano in A. [br]Archimede dimostrò che OA=2πOT, spostando così il problema della rettificazione della circonferenza a quello di tracciare la tangente alla spirale, impossibile col solo uso di riga e compasso.