[size=150][list][*]In [b]fisica[/b], si chiama [b][color=#ff0000]CORRENTE ELETTRICA [/color][/b]il [b]movimento ordinato di cariche elettriche.[/b][/*][/list][br]Come già sappiamo, in un[b] conduttore metallico[/b] le [b]cariche negative[/b], ovvero gli [b][color=#ff0000]elettroni[/color][/b], sono [b]liberi di muoversi[/b]; tuttavia vi sono altri [b]casi [/b]in cui il [b]movimento[/b] [b]coinvolge [/b]anche le [b]particelle[/b] cariche positive, gli [b]ioni[/b].[/size]
[size=150]Parlando di [b]corrente elettrica [/b]bisogna [b]introdurre [/b]una [b]nuova grandezza[/b], ovvero [color=#ff0000][b]l'intensità di corrente elettrica,[/b] [/color]che [b]dipende [/b]dallo [b]spessore/sezione[/b] e dal [b]materiale[/b] del [b]conduttore[/b]. [br]-Questa grandezza viene indicata con la [b]formula [/b]→ [math]i=\frac{\Delta Q}{\Delta t}[/math][/size][br][br][size=150]In particolare, si chiama[b][color=#ff0000] INTENSITÀ DI CORRENTE ELETTRICA[/color][/b], il[b] rapporto[/b] tra la [b]quantità di carica [/b]che [b]attraversa [/b]una sezione trasversale di un [b]conduttore [/b]e [b]l'intervallo di tempo impiegato. [br][br][/b]L'intensità di corrente, nel [b]Sistema Internazionale[/b], è una [b]grandezza fondamentale [/b]e la sua [b]unità di misura[/b] è [b][color=#ff0000]l'ampere [/color][/b]([b]simbolo A[/b]) in onore del fisico [b]André Marie Ampère[math]\longrightarrow[/math][/b] da essa si [b]ricava l'unità di misura della [/b][b]carica elettrica[/b], il [b][color=#ff0000]coulomb[/color][/b], definito quindi in relazione [b]all'ampere [/b]e al [b]secondo: [br][br]1 C = (1 A) (1 s)= 1 A • s[br][/b][br]Precisiamo inoltre che: [br][/size][size=150][b]L'intensità di corrente [/b]si [b]misura [/b]con [b][color=#ff0000]l'amperometro[/color][/b], uno strumento che può essere [b]analogico [/b]o [b]digitale[/b].[/size]
[size=150]La [b]differenza di energia potenziale [/b][b]elettrica[/b] presente tra [b]due punti [/b][b]di un corpo conduttore [/b]si chiama [b][color=#ff0000]"differenza di potenziale" [/color][/b]ed è la [b]causa[/b] che permette il [b]passaggio della corrente elettrica. [br][br][/b][/size][size=150]-Quando viene [b]applicata [/b]una [b]differenza di potenziale [/b]tra le [b]estremità [/b]di un [b]conduttore[/b], le[b][color=#ff0000] cariche positive[/color] [/b]si [b]muovono nel verso del campo elettrico e della discesa di potenziale[/b], mentre [b][color=#ff0000]quelle negative[/color][/b] si muovono nel [b]verso opposto rispetto al campo elettrico.[/b][/size][br][br][size=150]E' possibile allora affermare che:[br][br][list][*]Il[b] [color=#ff0000]verso convenzionale della corrente elettrica[/color][/b] è quello in cui si [b]muovono le cariche positive [/b]e fluisce sempre[b] da un potenziale più alto ad uno più basso[/b]; le [b]cariche negative [/b]danno contributo alla corrente [b]muovendosi in verso opposto.[/b][/*][/list][/size]
[size=150]-Inoltre:[br][list][*][size=150]Una [b]corrente [/b]è definita [b][color=#ff0000]CONTINUA[/color][/b], quando la sua [b]intensità non cambia nel tempo. [/b][/size][/*][/list][br]Nel caso di una corrente continua, la [b]carica che attraversa una sezione del filo[/b] e il [b]tempo trascorso [/b]sono [b][color=#ff0000]direttamente proporzionali.[br][br][/color][/b][/size][size=150]-E' possibile ottenere dalla definizione la [b]seguente formula:[/b][br][br][/size][math]\Delta Q=i\Delta t[/math]
[size=200] [math]\Downarrow[/math][br][/size][size=150][br]Da questa immagine notiamo per esempio come la[b] corrente circola nella stessa direzione[/b] in tutto il [b]circuito [/b]percorrendo un [i][b]loop[/b][/i]. La corrente[b] parte dal [i]polo positivo[/i], [/b]ovvero quello con il[b] potenziale elettrico più alto[/b], e termina il percorso quando gli [b]elettroni toccano il [i]polo negativo[/i][/b], poi riparte dal[b] [i]polo positivo[/i] e cosi via. [/b][/size]