LE RELAZIONI TRA LE COPPIE DI ANGOLI
Le coppie di angoli individuate dalla nomenclatura che abbiamo definito stanno sempre in certe relazioni particolari, che permettono di dedurre proprietà interessanti delle figure che li contengono.
NOTA: per "coppia" intendiamo due angoli adiacenti ognuno ad una diversa delle due rette parallele (uno "in alto" ed uno "in basso", o se preferisci uno con il simbolo di ' ed uno senza.). Questo perché le relazioni tra gli angoli nello stesso incrocio (ad esempio
e
) sono già note (sono opposti oppure adiacenti) e non interessanti rispetto al fatto di avere due rette parallele.
La proprietà fondamentale è questa:
due angoli alterni (non importa se interni o esterni) sono sempre congruenti tra loro. Ad esempio
(alterni interni)
Da questa derivano le altre relazioni, che puoi dimostrare facilmente da sola/o sfruttando gli angoli opposti al vertice ed adiacenti:
- due angoli coniugati sono sempre supplementari tra loro. Ad esempio e sono supplementari
- due angoli corrispondenti sono sempre congruenti tra loro. Ad esempio
IL QUINTO POSTULATO DI EUCLIDE E LE GEOMETRIE NON EUCLIDEE
La proprietà fondamentale che abbiamo enunciato non può essere dimostrata, perché in realtà si tratta di un assioma, o postulato, cioè di un dato di partenza che
assumiamo essere vero perché corrisponde a quello che percepiamo nella realtà. Infatti questa relazione (o per essere più precisi la relazione 1. che come tu stessa/o hai dimostrato è strettamente collegata ad essa)
è equivalente a dire che due rette parallele non si incontrano in nessun punto. Questa affermazione ci sembra naturale ed indiscutibile, ma in realtà non siamo in grado di escludere che due rette parallele non si incontrino in un qualche punto infinitamente lontano, proprio perché per definizione non possiamo verificare cosa succede "infinitamente lontano".
È possibile fare scelte diverse da questo postulato, noto come
quinto postulato di Euclide, e costruire delle
geometrie dette
"non euclidee", chiamate così perché alternative a quella costruita dall'antico studioso greco, che si attenne alla geometria corrispondente al suo postulato ed alla percezione comune della realtà - percezione limitata al contesto in cui viviamo, cioè un contesto finito e piuttosto limitato: come abbiamo detto non siamo in grado di verificare cosa succede "infinitamente lontano" (e se le rette lì si incontrano o no), semplicemente perché non ci siamo mai stati. Non a caso le geometrie non euclidee hanno un'applicazione pratica nel
cercare di capire su quali leggi geometriche sia strutturato l'universo - lui sì che si occupa di dimensioni "infinitamente lontane"!