[br][br]L’occhio è l’organo di senso dell’apparato visivo che ha il compito di ricavare le informazioni[br]sull’ambiente circostante attraverso la luce. Esso è composto da numerosi[br]elementi:[br]-la cornea, che copre l’iride da corpi esterni, dietro il quale si trova l’umor acqueo. Entrambi[br]hanno un indice di rifrazione n1 =1,346[br]-l’iride, ovvero la parte colorata dell’occhio, che ha al centro un foro nero detto[br]pupilla, che si restringe o si allarga a seconda della quantità di luce che lo[br]attraversa.[br]-dietro l’iride si trova il cristallino, definibile come una lente biconvessa, che ha il[br]compito di mettere a fuoco gli oggetti sulla retina mediante la sua capacità di[br]modificare la propria forma grazie al muscolo ciliare. Questo processo si chiama[br]accomodamento. Il cristallino ha indice di rifrazione n2= 1,437.[br]-l’umor vitreo è una sostanza trasparente che è contenuta nel bulbo oculare e permette[br]il passaggio della luce. Ha indice di rifrazione n1=1,346. [br]-la retina è una superficie interna del bulbo oculare che ha il compito di trasformare gli[br]stimoli luminosi in impulsi elettrici che arrivano al cervello attraverso il[br]nervo ottico. Inoltre è composta dai coni, che permettono di riconoscere i colori, e dai bastoncelli, finalizzati alla visione con poca luce. [br][br]
Conoscendo tutti i componenti dell’occhio possiamo ora comprendere meglio come le informazioni[br]esterne vengono trasmesse al cervello e quindi capire come riusciamo a vedere. Il[br]primo passaggio si ha nella cornea dove vi è una prima messa a fuoco delle[br]immagini; mentre la pupilla si dilata o si contrae per far passare la luce, l’immagine[br]viene messa nuovamente a fuoco dal cristallino che la proietta sulla retina, ma[br]capovolta. Quest’informazione viene dunque passata attraverso i nervi ottici al[br]cervello in cui verrà capovolta nuovamente.[br][br]
[br][br]L’occhio, come il resto degli organi dei corpi viventi, è soggetto a difetti e anomalie[br]che portano ad una non corretta visione del mondo esterno. Ad esempio vi è:[br][br]-la presbiopia, fenomeno in cui il potere di accomodamento diminuisce a causa dell’età.[br]Ciò porta alla tendenza ad allontanare gli oggetti che guardiamo.[br][br]
[br][br]-la miopia che è un difetto refrattivo in cui l’immagine catturata dalla pupilla viene “proiettata”[br]prima della retina, causando una visione sfocata degli oggetti migliorabile[br]avvicinando ciò che si guarda.[br][br]
[br][br]-l’ipermetropia, che è causata dalla focalizzazione dell’oggetto che si guarda oltre la retina. Ciò[br]comporta anche in questo caso una visione sfocata, ma a differenza della miopia,[br]si corregge automaticamente con il continuo accomodamento del cristallino che[br]però comporta uno maggiore sforzo dell’occhio.[br][br]