I circuiti

Premettendo:
[justify]Come già affermato nel lavoro precedente, la [b]differenza di potenziale [/b]genera [b]una corrente elettrica[/b], la quale man mano che fluisce, [b]annulla la differenza di potenziale[/b].[br]Diciamo infatti che per [b][color=#ff0000]mantenere la corrente[/color][/b] risulta necessario un [color=#ff0000][b]dislivello di potenziale [/b][/color]ottenuto o attraverso una [b]pila [/b]o con un altro [b]generatore di tensione[/b].[/justify]
[justify][/justify][list][*]Consideriamo un [b][color=#ff0000]generatore ideale di tensione[/color][/b] [b][color=#ff0000]continua[/color][/b] un [b][color=#ff0000]dispositivo capace di mantenere costante la differenza di potenziale tra i suoi capi[/color][/b], [b]qualunque sia la corrente[/b] da cui è attraversato e per [b]un tempo indeterminato[/b].[br][/*][/list][br][br]
Per capire meglio:
[justify]Immaginiamo di avere davanti [color=#ff0000][b]due recipienti[/b][/color] collegati tra loro da [b][color=#ff0000]una conduttura[/color][/b]. [br]Se cominciamo a [b][color=#ff0000]riempire uno dei due recipienti con dell'acqua[/color][/b], il [b][color=#ff0000]dislivello di liquido[/color][/b] iniziale tra i due genererà una[b][color=#ff0000] corrente[/color][/b]. [br]Man mano che il [b][color=#ff0000]liquido fluisce[/color][/b], la [b][color=#ff0000]corrente tenderà a diminuire[/color][/b] e ad[color=#ff0000] [b]annull[/b][/color][b][color=#ff0000]are[/color][/b], contemporaneamente il [color=#ff0000][b]dislivello d'acqua tra i due recipienti[/b][/color]. [/justify]
Quindi:[br][list][*]quando il liquido di trova allo [b][color=#ff0000]stesso livello[/color][/b] in entrambi i recipienti, la [b][color=#ff0000]corrente si arresta.[/color][/b][/*][/list]
[list][*]per [b][color=#ff0000]ricreare il dislivello[/color][/b] e [color=#ff0000][b]mantenere la corrente[/b][/color] di liquido, è necessaria una [b][color=#ff0000]pompa[/color][/b] (generatore di tensione), che servirà a prelevare il liquido dal recipiente in cui il livello è più basso ed a portarlo in quello in cui il livello è più alto.[/*][/list]
[b][color=#ff0000][size=150][size=200] I CIRCUITI ELETTRICI[/size][/size][/color][/b]
[list][*]Un [b][color=#ff0000]circuito elettrico[/color][/b] è un [b][color=#ff0000]insieme di conduttori connessi tra loro[/color][/b] e [b][color=#ff0000]collegati ad un generatore[/color][/b].[/*][/list]
Esempio:[br]Se colleghiamo[b] i terminali[/b] di una [b]lampadina [/b]ai poli di una [b]pila [/b]con[b] due fili di rame[/b], la [b]lampadina [/b]nel giro di pochi attimi [b]si illuminerà[/b]: in questo modo abbiamo costruito un [b][color=#ff0000]circuito elettrico[/color][/b].
Inoltre:
[list][*]Se la[b] catena dei conduttori[/b] [b][color=#ff0000]non[/color][/b] è [b][color=#ff0000]interrotta[/color][/b], definiamo il [b][color=#ff0000]circuito chiuso[/color][/b] ed in esse [color=#ff0000][b]passa una corrente elettrica[/b][/color].[/*][*]Se la [b]catena dei conduttori[/b] è [b][color=#ff0000]interrotta[/color][/b], definiamo il [b][color=#ff0000]circuito aperto[/color][/b] ed in esso [b][color=#ff0000]non[/color][/b] vi è alcun [color=#ff0000][b]passaggio di corrente[/b][/color]. [/*][/list]
Nel momento in cui andiamo a disegnare ed a [b][color=#ff0000]rappresentare un circuito[/color][/b], ogni [b]elemento [/b]che lo costituisce è rappresentato da un[b] simbolo[/b]:
Quindi, in base all'[b]esempio[/b] preso in analisi precedentemente:
[size=150][b][color=#ff0000]COLLEGAMENTO IN SERIE[/color][/b][/size]
[justify][/justify][justify][/justify][list][*]Parliamo di [b][color=#ff0000]collegamento in serie[/color][/b] quando [b][color=#ff0000]due o più conduttori[/color][/b] sono[b][color=#ff0000] posti in succession[/color][/b][color=#ff0000][b]e[/b][/color] tra loro, in modo da formare un [b][color=#ff0000]percorso unico per la corrente che li attraversa[/color][/b]: diciamo infatti che in essi passerà sempre la [b]stessa corrente[/b].[br][/*][/list]
[justify]Grande esempio di collegamento in serie sono le [b][color=#ff0000]lampadine dell'albero di Natale[/color][/b], quando una[b] lampadina si brucia [/b]il circuito si apre e la [b]corrente smette di circolare[/b], facendo così [b]spegnere anche le altre[/b].[/justify]
[b][color=#ff0000][size=150]COLLEGAMENTO IN PARALLELO[/size][/color][/b]
[list][*]In un circuito elettrico, parliamo di [b][color=#ff0000]collegamento in parallelo[/color][/b] quando [b][color=#ff0000]più conduttori[/color][/b] hanno sia i [color=#ff0000][b]primi terminali[/b] [b]che i secondi[/b][/color][b] [color=#ff0000]collegati tra loro[/color][/b]: diciamo infatti che [b][color=#ff0000]essi sono sottoposti alla stessa differenza di potenziale[/color][/b].[/*][/list]
[justify]Come vediamo, [b][color=#ff0000]le due lampadine[/color][/b] sopra in figura [b][color=#ff0000]sono collegate in parallelo[/color][/b], poichè [b][color=#ff0000]i terminali di sinistra [/color][/b]sono [b][color=#ff0000]connessi [/color][/b]tra loro e anche[b][color=#ff0000] i terminali di destra[/color][/b] sono [b][color=#ff0000]connessi[/color][/b] tra loro: infatti [b][color=#ff0000]la differenza di potenziale[/color][/b] tra i capi di ciascuna lampadina è quella fornita dalla pila, quindi [b][color=#ff0000]la stessa[/color][/b].[/justify]

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