[table][tr][td][b]Pi Greco[/b][br]È degno di ammirazione il Pi greco[br]tre virgola uno quattro uno.[br]Anche tutte le sue cifre successive sono iniziali,[br]cinque nove due, poiché non finisce mai.[br]Non si lascia abbracciare sei cinque tre cinque dallo sguardo,[br]otto nove, dal calcolo,[br]sette nove dall’immaginazione,[br]e nemmeno tre due tre otto dallo scherzo, ossia dal paragone[br]quattro sei con qualsiasi cosa[br]due sei quattro tre al mondo.[br]Il serpente più lungo della terra dopo vari metri si interrompe.[br]Lo stesso, anche se un po’ dopo, fanno i serpenti delle fiabe.[br]Il corteo di cifre che compongono il Pi greco[br]non si ferma sul bordo del foglio,[br]è capace di srotolarsi sul tavolo, nell’aria,[br]attraverso il muro, la foglia, il nido, le nuvole,[br]diritto fino al cielo, per quanto è gonfio e senza fondo il cielo,[br]per quanto è gonfio e smisurato il cielo.[br]Quanto è corta la treccia della cometa, proprio un codino![br]Com’è tenue il raggio della stella, che si curva a ogni spazio![br]E invece qui due tre quindici trecentodiciannove[br]il mio numero di telefono il tuo numero di collo[br]l’anno millenovecentosettantatré sesto piano[br]il numero degli inquilini sessantacinque centesimi[br]la misura dei fianchi due dita sciarada e cifra[br]in cui vola e canta usignolo mio[br]oppure si prega di mantenere la calma,[br]e anche la terra e il cielo passeranno,[br]ma non il Pi greco, oh no, niente da fare,[br]esso sta lì con il suo cinque ancora passabile,[br]un otto niente male,[br]un sette non ultimo,[br]incitando, ah, incitando l’oziosa eternità[br]a durare.[/td][td][center]Wislawa Szymborska[br][i]La gioia di scrivere – [br]Tutte le poesie (1945-2009)[/i][br]trad. di Pietro Marchesani[br]Adelphi Edizioni[/center][br][br][img]https://i0.wp.com/www.angiecafiero.it/wp-content/uploads/2011/04/Wis%C5%82awa-Szymborska.jpg[/img][/td][/tr][/table][br][br]

[size=150][i]« Poi fece il “Mare” di metallo fuso, che aveva dieci cubiti da un orlo all’altro; era di forma perfettamente rotonda, aveva cinque cubiti d’altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza » [br][/i][right](1Re 7, 23) [br][/right][br][i]« Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo, fatto come l’orlo di una coppa, aveva la forma di un fior di giglio; il mare conteneva duemila bati » [br][/i][right](1Re 7, 26)[/right][/size][right][/right]

[img]https://img.aws.la-croix.com/2013/03/13/920593/Robin-Jamet-mediateur-mathematiques-presente-expose-nombre-Pi-Palais-decouverte-7-juin-2011_0_730_486.jpg[/img][br]Palais de la Découverte - Gran Palais, Parigi, - Sala della Matematica