[size=150][center][b][color=#ff0000][size=200]IL CAMPO ELETTROMAGNETICO[/size][/color][/b][/center]Innanzitutto:[br][br][list][*][size=150]In fisica, [b][color=#ff0000]il campo elettromagnetico[/color][/b], costituito dalla [b]combinazione [/b]del[b] campo elettrico[/b] e del [b]campo magnetico[/b], è il campo responsabile [b][color=#ff0000]dell'interazione elettromagnetica[/color][/b], una delle quattro [b]interazioni fondamentali [/b]che strutturano l’universo.[br][br][/size][/*][/list]Come già visto precedentemente, secondo le [b][color=#ff0000]equazioni di Maxwell[/color][/b], la[b] variazione temporale[/b] di uno dei due [b]campi [/b]determina il [b]manifestarsi dell'altro;[/b] [b]campo elettrico e campo magnetico[/b] sono quindi caratterizzati da una[b] stretta connessione. [br][br][/b]In particolare, un [b][color=#ff0000]campo elettrico variabile nel tempo[/color][/b] [i]genera [/i]nello spazio circostante un [b]campo magnetico; [/b]e un [b][color=#ff0000]campo magnetico variabile nel tempo[/color][/b] [i]genera [/i]nello spazio circostante un[b] campo elettrico. [br][br][/b]Sappiamo inoltre che:[br]Le[color=#ff0000][b]equazioni di Maxwell [/b][/color]indicano che [b]il campo elettromagnetico[/b][i] è generato[/i]localmente da qualunque distribuzione di[b][color=#ff0000]carica elettrica variabile nel tempo[/color][/b] e[b][color=#ff0000] si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche[/color][/b]. [/size][color=#333333][br]In particolare:[br][br][/color][list][*]I[b]l campo elettromagnetico[/b] [i]interagisce [/i]nello spazio con [b][color=#ff0000]cariche elettriche[/color][color=#333333] [/color][/b]e può[b] manifestarsi [/b]anche [b]in assenza di esse[/b], è quindi un'entità fisica che può essere[b] definita indipendentemente dalle sorgenti che l'hanno generata[/b]. [br][/*][/list][b][br]In assenza di sorgenti[/b] il campo elettromagnetico è un[b][color=#ff0000]fenomeno ondulatorio[/color][/b] che [b]non necessita di alcun supporto materiale per propagarsi nello spazio[/b] e che [b][color=#333333]nel vuoto [/color][color=#ff0000]viaggia alla velocità della luce.[/color][/b]
[center][b][color=#ff0000][size=200]ONDA ELETTROMAGNETICA[br][br][/size][/color][/b][/center][list][*]Le [b]variazioni del campo elettromagnetico[/b] possono produrre [b][color=#ff0000]onde elettromagnetiche.[/color][/b][/*][/list][size=150][b][color=#ff0000]-L'onda elettromagnetica[/color] [/b]trasporta[b] energia [/b]e continua a[b] propagarsi [/b]anche quando la [b]carica che l'ha generata smette di muoversi.[br][br][/b][b]-L'onda [/b]ha una[b][color=#ff0000] forma sinusoidale[/color][/b] e[b] non necessita di un supporto materiale.[/b] [br][br][b]Maxwell [/b]mostrò tra l’altro che le [b]onde elettromagnetiche[/b], nel [b][color=#ff0000]vuoto[/color][/b], si [b]propagano[/b] alla [color=#ff0000][b]velocità della luce[/b][/color], e che la[b][color=#ff0000] luce stessa è un’onda elettromagnetica[/color][/b] ( circa 299 mila km/sec ).[/size][img]https://cdn.geogebra.org/resource/rdrbdk7r/MbQBD0k3Tb3Ss3Ti/material-rdrbdk7r.png[/img]
[size=150]In generale, la[b] propagazione delle onde[/b] può essere descritta mediante i parametri: [br][br][list][*][color=#ff0000][b]L’ampiezza[/b]: [/color]rappresenta la [b]distanza del massimo della cresta dall'asse di propagazione dell'onda[/b], e si misura in[b][color=#ff0000] volt su metro.[/color][/b][/*][*][b][color=#ff0000]Frequenza[/color][/b][color=#ff0000]: [/color]rappresenta i[b]l numero di oscillazioni dell'onda in un secondo [/b]e si misura in [b][color=#ff0000]hertz[/color][/b].[br][/*][*][b][color=#ff0000]Velocità di propagazione:[/color][/b] che assume [b]valori diversi a seconda del mezzo di propagazione[/b][br][/*][*][b][color=#ff0000]Lunghezza d'onda:[/color][/b] è la[b] distanza tra due punti successivi in fase fra loro nel profilo spaziale, [/b]e l'unità di misura è il[b][color=#ff0000] metro[/color][/b][br][/*][/list][color=#ff0000][b][br][br][/b][/color][/size][img]https://www.astrofilicentesi.it/wp-content/uploads/2016/04/ondeelmag_schema.gif[/img]
[b][color=#ff0000][size=150][center][size=200]INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO[/size][/center][/size][/color][/b][size=200][size=150][b]L’insieme[/b] di tutte le possibili [b]onde elettromagnetiche[/b], al [b]variare della frequenza[/b], viene chiamato [b][color=#ff0000]spettro elettromagnetico.[/color][/b][br]Lo spettro può essere[b] diviso in due regioni [/b]a seconda che [b]l’energia trasportata dalle onde elettromagnetiche [/b]sia più o meno sufficiente a [b]ionizzare gli atomi,[/b] cioè a strappar loro gli elettroni e quindi a rompere i legami atomici che tengono unite le molecole nelle cellule.[b]:[/b][list][*][color=#ff0000][b]radiazioni non ionizzanti: [/b][/color]comprendono le frequenze fino alla luce visibile.[/*][*][b][color=#ff0000]radiazioni ionizzanti: [/color][/b]coprono la parte dello spettro dalla luce ultravioletta ai raggi gamma.[/*][/list]E’ alle[b] radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti [/b]con frequenza inferiore a quella della luce infrarossa che ci si riferisce quando si parla di [b][color=#ff0000]inquinamento elettromagnetico. [/color][/b][/size][/size]
[size=150]Con il termine [i]i[b][color=#ff0000]nquinamento elettromagnetico[/color][/b][/i][b][color=#ff0000] o [i]elettrosmog [/i][/color][/b]si identifica una [b]tipologia di inquinamento[/b] legato alla [b]presenza nell’ambiente di onde elettromagnetiche generate da ogni tipo di apparecchiatura [/b]che utilizzi energia elettrica, dai [b]più comuni elettrodomestici[/b] ai [b]telefoni cellulari [/b]fino alle [b]antenne radio, televisive o radar.[/b][br][br]Tali [b]onde [/b]sono caratterizzate da una [b]frequenza [/b]che può variare da pochi a centinaia di miliardi di [b][color=#ff0000]hertz [/color][/b](oscillazioni al secondo) [b]in un intervallo dello spettro elettromagnetico[/b] in cui [b]l’essere umano non ha sensi per avvertirle[/b], come avviene invece per il [b]calore del fuoco[/b] o per la[b] luce del Sole[/b], anch’esse [b]onde elettromagnetiche[/b], ma da cui[b] sa difendersi. [br][/b][/size][size=150][b][br][list][*]L’impatto delle [color=#ff0000]radiazioni non ionizzanti [/color]sull’uomo dipende dall’intensità e dalla frequenza delle radiazioni[br]stesse.[/*][*]Le [color=#ff0000]radiazioni molto intense di bassa frequenza[/color] possono provocare impulsi nervosi e contrazioni muscolari involontarie.[/*][*]Le [color=#ff0000]radiazioni intense ad alta frequenza[/color] possono provocare un surriscaldamento dei tessuti.[/*][/list][/b]Inoltre:[br]Diversi [b]studi [/b]forniscono tuttavia indicazioni sul fatto che anche in caso di una [b]debole esposizione alle radiazioni ci siano degli effetti biologici. [/b][br]Alcuni [b]esperimenti [/b]condotti con[b] radiazioni deboli di bassa frequenza[/b] hanno, ad esempio, riscontrato un [b][color=#ff0000]impatto sul comportamento, sulle facoltà di apprendimento e sul sistema ormonale degli animali e sulla crescita delle piante.[br][br][/color][/b][img]https://www.pandslegal.it/wp-content/uploads/2019/05/inquinamento-elettromagnetico-1.jpg[/img][b][color=#ff0000][br][/color][/b][/size]